L’azienda agricola Conterno Fantino, fondata nel 1982 da Claudio Conterno e Guido Fantino, coltiva oggi 27 ettari di vigneto suddivisi tra i quattro vitigni, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Chardonnay, e produce 140mila bottiglie l’anno. Nel tempo, ai due fondatori si sono aggiunti con ruoli diversi Alda, Fabio ed Elisa Fantino. Presto toccherà a Noemi e Matteo Conterno. Inoltre, in azienda lavorano a tempo pieno una decina di dipendenti.
La sostenibilità ambientale, la salvaguardia della biodiversità, il rispetto della terra e della sua memoria, sono le linee guida nella conduzione dei vigneti, coltivati interamente in agricoltura biologica (certificata da CCPB).
Al fine di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, l’ampliamento della cantina, nel 2008, è stato realizzato impiegando varie tecniche mirate sia al risparmio energetico che all’utilizzo di fonti rinnovabili quali l’impianto geotermico, l’installazione di pannelli solari e, per ultimo, la fitodepurazione delle acque reflue.
L’azienda agricola Conterno Fantino interpreta i propri vini all’insegna dell’identità innanzitutto: dall’accurata selezione manuale dei grappoli alla raccolta in cassette; dal mantenimento dei profumi dei vigneti alle fermentazioni spontanee con lieviti indigeni; dall’attento impiego dei legni per l’invecchiamento all’utilizzo minimo di solfiti fino all’affinamento in bottiglia.
Questo percorso, solo apparentemente complesso, è per noi il più naturale.
Il vino è figlio della terra su cui la vite è stata coltivata e una volta in cantina va accompagnato passo passo come una creatura di famiglia.
Il nostro vino è uno di noi.
Barolo: che bella storia...
La terra: conservarla e migliorarla se possibile
L’uomo: fa sempre la differenza
Tradizione & Innovazione: camminano sempre insieme
Terra, vigna, vino: il più bel lavoro del mondo
Biologico: un percorso nato nel 1996 con il compost
Certificare: per essere chiari fuori dal marasma del naturale, pulito, fai da te...
I nostri collaboratori: sempre importanti, parte integrante dell’azienda
Filosofia etica: parola nobile ma abusata, il vino è passione e cultura
Idee, capacità: poi ci vuole salute e, perché no, un po’ di fortuna.